Storia

CENNI STORICI da G.C. Mengozzi - Teatro fra Ottocento e Novecento -
LE SCUOLE MUSICALI - Estratto da "Storia di Rimini" dal 1800 ai nostri giorni" Bruno Ghigi Editore - Rimini 1980

"I documenti della istituzione della Scuola Comunale musicale di Rimini sono da ricercarsi nella seduta consiliare del 25 agosto 1825. È specificato comunale perché, fin dal 1557, in attuazione delle norme del Concilio di Trento, nel Seminario di nuova istituzione l'educazione musicale era ben curata e fu una delle prime cattedre istituite e particolarmente controllate nelle visite apostoliche.

Nicola Fabianini, Maestro di Cappella a Bertinoro sua patria e maestro a Monte S.Vito, avendo ottenuto due notevoli successi nella direzione delle musiche battute per le festività di S.Antonio e di S.Luigi a Rimini chiedeva alla Magistratura di essere nominato Maestro di Cappella, offrendosi di istruire gratuitamente due allievi nominati dalla rappresentanza Comunale.

Il Consiglio approvò la richiesta con 22 voti favorevoli e 2 contrari - in quel preciso momento nasceva la scuola musicale comunale.

Per i suoi sentimenti liberali, il M° Fabianini fu costretto ad esulare a Corfù. Il 10 ottobre 1834 dal Consiglio l'assegno per il Maestro di Cappella fu portato a 100 scudi e nel 1836, l'incarico fu assunto da Raffaele Sollustri da Fossombrone con l'obbligo "di istruire quattro allievi" e di dirigere in carnevale l'opera in Teatro.

Morto nel 1842 il Sollustri, fu eletto il M° Giovanni Savioli, riminese, formatosi a Napoli alla scuola di Francesco Saverio Mercadante. Per 38 anni fu Maestro di Cappella e concertatore dell'opera lirica in teatro, per la musica abbandonò la medicina i cui corsi aveva seguito in Urbino.

In luogo dei soli quattro allievi, ai quali sarebbe stato obbligato di impartire gratuitamente l'istruzione musicale, ne raccolse anche un numero doppio, pertanto l'opera sua didattica fu anche estesa all'Istituzione di Educazione e Lavoro, ovvero gli Orfani.

Il M° Savioli fu istruttore anche dei coristi che al tempo dei maestri Fabianini e Sollustri erano costituiti da soli sette uomini. Nello spettacolo teatrale del 1850 - impresario Bordandini - comparvero per la prima volta le donne coriste in numero di sei.

Nel '57, in occasione dell'apertura del nuovo teatro, 24 erano gli uomini e 15 le donne. Collaborarono con il M° Savioli i maestri Pietro Galli e Filippo Ugolini.
Intanto le istituzioni si evolvevano e conseguentemente cresceva il numero degli alunni e par di poter dedurre, da quanto ci offrono i documenti, che le scuole musicali erano sorte proprio in funzione delle accresciute esigenze dell'opera lirica e che il maestro comunale dovesse soprattutto mirare alla formazione musicale di elementi necessari agli spettacoli, quindi orchestrali e coristi. Con questo miraggio prosegue l'attività della Scuola che a volta a volta allestì e diresse dal I violino Giovanni Muratori un'orchestra per l'esecuzione di concerti per affinare il gusto del pubblico educandolo.

Fin dalla metà del secolo scorso la scuola impartiva l'insegnamento per pianoforte ed istrumenti ad arco. Gl'istrumenti a fiato - in legno e in ottone - erano impartiti dagli stessi insegnanti delle discipline citate. Diffusosi lo studio della musica, il Municipio incaricò il M° Pedrotti, direttore del Liceo Musicale di Pesaro, ad organizzare più razionalmente le Scuole di Musica. Eletta dal Consiglio Comunale la Commissione di sorveglianza per le scuole Musicali, questa il 15 ottobre 1885 presentava un progetto di regolamento per disciplinare la Scuola che cresceva. Della Commissione facevano parte Cesare Fagnani, Pietro Graziani, Giulio Cesare Battaglini, Romolo Trevisani, Luigi Casaretto e Roberto Romagnoli, alcuni dei quali esperti musicisti.

Il 16 maggio 1888, l'avv. Costantino Bonini, Segretario Capo del Comune di Rimini, presentava al Consiglio il nuovo Regolamento, nel quale erano previste le cattedre di canto, armonia e pianoforte, di istrumenti ad arco e a fiato, fissando gli allievi in 8 per il bel canto, 18 per il canto corale, 12 per la scuola degli archi e 14 per quella degli strumenti a fiato.

Nel 1896 si procedeva alla riorganizzazione della Scuola di Musica da parte del Consiglio Comunale, e sempre l'avv. Bonini presentava un nuovo Regolamento particolareggiato ed esauriente specificando che le classi avrebbero potuto accogliere 12 allievi per strumenti a fiato in ottone e 12 per strumenti a fiato in legno.

I posti disponibili così erano passati da 52 a 78. Le finalità inoltre della scuola erano esplicitamente dichiarate nel contesto, formare cioè suonatori per la banda e coristi per gli spettacoli d'opera. Il maestro di pianoforte aveva inoltre la direzione per l'orchestra nelle feste da ballo allo Stabilimento dei Bagni Marittimi per non più di otto sere, e il maestro degli strumenti ad arco doveva parteciparvi come primo violino, entrambi senza compensi particolari. Queste norme testimoniano il limitato orizzonte, ma la grande praticità delle istituzioni.

Fu il M° Abbati a strutturare e ad elevare il tono delle scuole, eravamo nel 1897 e le cattedre furono: pianoforte, M° Abbati, strumenti ad arco, M° Edoardo Sarti, a fiato in legno, M° Carlo Bruni, in ottone M° Eugenio Rasina. Da allora provetti e distinti musicisti uscirono dalla scuola distinguendosi negli esami sostenuti presso i Conservatori di Pesaro, Bologna e Parma. Anche l'esame dei Bilanci comunali offre elementi preziosi per stabilire lo sviluppo delle Scuole, sia per l'impegno di spesa in graduale costante aumento, sia per gli eccellenti risultati conseguiti dagli allievi. Durante la direzione del M° Abbati, il M° conte Giovanni Lettimi, eletto artista e pianista reputatissimo, legò al Comune, il proprio palazzo gentilizio al fine di perpetuare la scuola di armonia e pianoforte. Dal 1903 la Scuola ebbe una sede degnissima e storica con una fastosa sala di rappresentanza per i concerti affrescata dal pittore faentino Marco Marchetti, nel 1579.

Dopo il M° Abbati, nell'ottobre 1914, il Municipio elesse il M° Luigi Ferrari-Trecate di Alessandria, allievo di Antonio Cicognani e di Pietro Mascagni, organista alla Casa di Loreto e quindi alla Basilica di Valle di Pompei. Ma a Rimini si fermò per lo spazio di un breve anno, perché passò a Parma insegnante di organo e composizione organistica in quel Conservatorio. Dal 1915 al 1918 il M° Roberto Rossi, valente compositore plasmò con passione le scuole musicali.

Il concittadino M° Aldo Cima, già allievo del M° Abbati la diresse dal 1919 al 1953, dopo di aver diretta quella di Terni e di averne sollevate le sorti trasformando profondamente quelle riminesi. Al suo nome e alla sua opera è legata soprattutto la efficienza e l'ammodernamento della scuola, nella quale fin dal 1919 furono aggiunte le materie complementari a quelle tecniche. Nel 1930 l'ordinamento interno fu equiparato ai Licei e ai Conservatori di Musica Statali. Sei sezioni costituivano l'intero corso degli studi e gli alunni erano oltre 80. Nel 1932 anche per suo interessamento fu restaurata dal pittore concittadino Gino Ravaioli, la grande sala di rappresentanza della Scuola, restituendola agli splendori dell'antico fasto. Nello stesso anno la scuola si arricchì di un grande Organo della ditta Balbiani di Milano che completò la dotazione strumentale della scuola. Nel 1941 con D.M. 25 ottobre la Scuola divenne Liceo Autorizzato a norma del D.L.15.X.1936 e conseguentemente un nuovo Regolamento didattico disciplinava la vita della Scuola ormai affollata da 128 allievi.

Le tragiche vicende belliche con i violenti bombardamenti, distrussero la cinquecentesca casa Lettimi e tutta la suppellettile della Scuola. Passato il fronte il M° Cima con quello che era stato possibile recuperare, riaprì la Scuola prima all'ultimo piano di palazzo Gambalunga, poi nei locali adiacenti la sala del Ridotto del Teatro Comunale, fino a quando affaticato e sofferente chiuse la sua operosa giornata il 20 febbraio 1953.

Gli successe nelle direzione del Liceo il M° Egidio Araldi che proseguì appassionatamente nella ripresa e riconquista di quel prestigio che già aveva meritato conquistandolo giorno per giorno. Opera rimasta incompiuta per la sua repentina scomparsa nel 1969.

Il prof. Italo Roberti, già allievo della Scuola e in essa insegnante, e pertanto particolarmente ad essa legato, fu per un lustro l'autentico animatore e il prestigioso dirigente del Liceo.

Nel 1974 il prof. M° Guido Zangheri, egli pure ex allievo del Liceo, veniva incaricato della Direzione mantenuta fino al 31/3/2005, data del collocamento a riposo, ottenendo storici e prestigiosi risultati coronati dal Pareggiamento e dalla istituzione del Diploma Accademico di II livello."

Negli anni ’70 e ’80 il Lettimi ha registrato una fase di notevole espansione.

Le numerose iniziative pubbliche, i concerti per le scuole, per i quartieri, per la città, l’istituzione dell’orchestra e di varie formazioni cameristiche, i risultati ottenuti dai suoi allievi, hanno proiettato il liceo musicale riminese a livelli di assoluto prestigio.

In parallelo sono state istituite nuove cattedre, il numero degli allievi ha superato di gran lunga le 300 unità ed il Lettimi è stato trasferito negli attuali ampi spazi di palazzo Agostiniani.

Negli anni ’90 l’Amministrazione Comunale, consapevole del ruolo raggiunto del liceo musicale e della validità della sua funzione nell’ambito della città – che nel frattempo è stata promossa “provincia” – ha formalizzato al Ministero della Pubblica Istruzione la domanda di pareggiamento ai Conservatori di Stato.

Così nel giugno 2000, una Commissione inviata dal Ministero composta dai maestri Giorgio Ferrari, già direttore del Conservatorio “G.Verdi” di Torino e accademico di Santa Cecilia, Irma Ravinale, già direttore del Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma e accademico di Santa Cecilia e Valeria Laganà già direttore del Conservatorio “A.Pedrollo” di Vicenza, dopo un’accurata ispezione delle classi, dei documenti, dei locali, ha espresso parere favorevole all’accoglimento dell’istanza.

Nel 2001 pertanto, in data 9 gennaio è pervenuto con piena soddisfazione l’ambitissimo riconoscimento, il decreto del Ministero della Pubblica Istruzione, Ispettorato Istruzione Artistica – Div. II che recita così: ”A decorrere dall’a.a. 2000/2001 il civico istituto musicale “G.Lettimi” è pareggiato a tutti gli effetti di legge ai Conservatori di Musica statali relativamente alle scuole di pianoforte, flauto, clarinetto, tromba e trombone, chitarra, violino e violoncello, ai sensi del R.D. 15 maggio 1930 n.1170, nonché dell’art.367 del D. Lgvo 16/4/94 n.297.”

Il Lettimi, Istituto di Alta Formazione Artistica e Musicale per effetto della legge 508/99, ha raggiunto poi un ulteriore ambizioso riconoscimento con l'approvazione da parte del MIUR del proprio progetto di Diploma Accademico di II livello (biennio specialistico in discipline musicali di livello universitario) autorizzato in data 14/12/2004.

Fra gli ultimi successi: dal 2007 l'Istituto ha ottenuto la Certificazione per la Qualità Organizzativa, annualmente confermata dal Tűv Italia secondo la norma ISO 9001:2008 e la Comunità Europea ha riconosciuto al Lettimi la “Erasmus University Charter under the Lifelong Learning Programme Call for Proposals (EAC/61/2006), Selection Year 2007” che abilita a scambi internazionali di docenti e studenti nell'ambito del progetto Erasmus.

La direzione affidata dal 2005 al 2009 al Prof. Enrico Meyer, titolare dal 1982 della cattedra di Pianoforte Principale, è passata dal 2010 al 2015 al Prof. Domenico Colaci titolare della cattedra di Violino e, successivamente per il triennio 2015/2018, al Prof. Alessandro Maffei titolare della cattedra di Pianoforte Principale.

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