Tornare a muoverci dopo due anni di pandemia. La Scuola IMT dedica quattro giorni allo studio del movimento sotto i suoi molteplici aspetti

Tornare a muoverci, a spostarci e a interagire con gli altri nello spazio. E’ il movimento il tema centrale della Lynx Spring School dal titolo: “Movement in Space - Space in Movement” che ha preso il via oggi (martedì 29) alla Scuola IMT e che si protrarrà fino al 1 aprile. Quattro giorni in cui docenti e ricercatori della Scuola IMT e provenienti da altre istituzioni universitarie, assieme a studenti provenienti da ogni parte d’Europa e dagli Stati Uniti, si confronteranno su come il movimento modelli la nostra percezione del mondo.

Tra i temi affrontati: quali erano gli ostacoli e le limitazioni al movimento via terra e alla navigazione nel mondo antico? Come era percepito, descritto e rappresentato il movimento? E cosa il mondo antico può insegnarci sul modo in cui oggi affrontiamo il tema della mobilità di persone e cose? E ancora: cosa succede al nostro cervello quando ci muoviamo (o non ci muoviamo) e quando vediamo farlo negli altri? Che cosa succede quando ci spostiamo in ambienti virtuali immersivi anziché fisici come quelli cui siamo tradizionalmente abituati? Che cosa significa tornare a muoverci in città e quali tracce digitali lasciamo dietro di noi?

La scelta del tema da dedicare alla Spring School non è casuale, ma parte dalla volontà di capire le implicazioni del movimento dopo due anni di pandemia e le conseguenti restrizioni cui siamo stati sottoposti.

“Il movimento - spiega Riccardo Olivito, ricercatore in archeologia classica - unità di ricerca Lynx, e direttore scientifico della Spring School - è un modo per interagire con il mondo esterno e dipende da fattori culturali, topografici e cronologici. Questa iniziativa ha il duplice obiettivo di indagare la relazione tra l’uomo e lo spazio nel mondo antico, ma anche al giorno d’oggi, dove sperimentiamo costantemente nuove relazioni anche grazie a diverse modalità, come quelle virtuali immersive.”

Momento clou è rappresentato dal convegno “Movement and Multimodality” del 31 marzo, che sarà aperto da Alain Berthoz, professore emerito al Collège de France con un incontro su movimento e neuroscienze dal titolo: “Geometries for movement and perception in the brain and the arts”. Il convegno sarà in diretta streaming sul canale youtube della Scuola IMT dalle ore 10.30, quando Andrea Pinotti, professore di Filosofia dell'Università di Milano, terrà un intervento sul movimento e sull’interazione nelle realtà immersive: “Liberty on parole. Movement and Interaction in Virtual Immersive Environments”, mentre alle 15.00 Mirco Nanni, ricercatore al Cnr, parlerà della mobilità degli esseri umani nell’era delle tracce digitali: “Studying Human Mobility in the Era of Digital Traces”.

 

Martedì 29 marzo 2022 - 13:56