La Scuola IMT al secondo posto in Italia. Vincente il modello multidisciplinare e apprezzato il rapporto con il territorio


Pubblicata l’analisi delle performance di oltre 1700 università di tutto il mondo

LA SCUOLA IMT AL SECONDO POSTO IN ITALIA
VINCENTE IL MODELLO MULTIDISCIPLINARE E APPREZZATO IL RAPPORTO CON IL TERRITORIO

La Scuola IMT Alti Studi tra le prime cinque delle 49 università italiane prese in esame, insieme a Bocconi (prima assoluta), Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, Libera Università di Bolzano e Politecnico di Milano, nel ranking della Commissione Europea che analizza le performance delle università di tutto il mondo. Ottimi, infatti, i risultati ottenuti nella valutazione di U-Multirank, che analizza cinque aree: insegnamento e apprendimento, coinvolgimento del territorio, trasferimento delle conoscenze, internazionalizzazione e ricerca.
Vincente risulta il modello di integrazione multidisciplinare sviluppato alla Scuola, che fa sì che questa si collochi tra le migliori 25 al mondo nella classifica relativa alle pubblicazioni interdisciplinari.

Internazionalizzazione, ricerca scientifica e trasferimento delle conoscenze sono gli ambiti in cui IMT si conferma ai vertici.
Nel dettaglio, la Scuola ha ottenuto il punteggio massimo in vari indicatori, a cominciare dalle pubblicazioni (per numero, interdisciplinarietà e citazioni). Risultati eccellenti anche per l'orientamento internazionale, non solo per quello che riguarda la mobilità degli studenti (importantissime in questo caso le collaborazioni con altre università europee e la partecipazione a gruppi di ricerca in diversi istituti europei), ma anche la rilevanza internazionale delle pubblicazioni e del suo staff accademico.
Ottimi risultati arrivano anche dall’area del “trasferimento delle conoscenze”, dove IMT è ai vertici per le ricerche pubblicate in collaborazione con aziende e per le pubblicazioni citate nei brevetti. Da sottolineare anche un aumento delle risorse derivanti da fondi privati.

Apprezzato anche il trend di miglioramento della capacità di interagire con il territorio, portando la ricerca fuori da aule e laboratori e applicandola in azienda, un ambito in cui la Scuola ha impegnato e continua a impegnare grandi energie.

«Questi risultati – commenta il Direttore Pietro Pietrini – confermano la validità e l’originalità del modello organizzativo della Scuola sul quale si basa il piano di sviluppo che abbiamo intrapreso in questi anni. Importante per noi è anche il sempre più stretto rapporto con il territorio e la Regione Toscana, sia per progetti di ricerca sia per iniziative formative, basti pensare ai Centri Regionali recentemente costituiti».

U-Multirank è coordinato da un consorzio indipendente guidato dal “Centre for higher education” in Germania, dal “Center for higher education policy studies” dell’Università di Twente, dal “Centre for science and technology studies” della Leiden University, entrambi in Olanda, e dalla “Fundación Conocimiento y Desarrollo” in Spagna.
I dati pubblicati riguardano oltre 1700 università e istituti di alta formazione e coprono 96 paesi nel mondo.

Martedì 4 giugno 2019 - 11:14